Premetto e ci tengo a dire che non ho mai partecipato, ed ho sempre odiato le catente di sant'antonio e tutte quelle menate del genere…
…stavolta sento il bisogno di farlo e ringrazio a prescindere iMaccanici per lo spazio che mi permette di occupare… ovviamente ringrazio anche tutti quelli che leggeranno e faranno leggere, che è lo scopo primario di questa mia "occupazione di suolo abusiva"…
Incollo quanto arrivatomi in mail :
"E' successa una cosa terribile. Hanno arrestato Matteo. Penso che
nemmeno Kafka sarebbe riuscito ad immaginare una tale scenario per lui
e per i suoi colleghi, finiti come lui in questa assurda trappola.
Stiamo pregando, stiamo cercando di tenere alte le speranze di Paola e
Noa, stiamo facendo sentire la nostra voce al governo italiano che,
indipendentemente dalle simpatie politiche, non sta adeguatamente
proteggendo dei suoi cittadini. Anzi, non sta facendo nulla per
difendere l'immagine di un'organizzazione che in tanti anni ha reso
onore a questo Paese. Così come hanno sempre fatto i suoi operatori.
Sì, sono di parte, lo sapete. Perché io posso dire di conoscerli. E
quindi mi permetto di bussare alle vostre porte, certa di quanto
affermo. Mai, in nessuna condizione, in nessuna assurda realtà
parallela come può essere un teatro di guerra, una persona come Matteo
avrebbe potuto nemmeno lontanamente immaginare di attentare ad una
vita umana. Lui, che ha sempre dato tutto se stesso e anche di più ai
feriti, ai pazienti, alle "persone" che si presentavano al loro
ospedale, senza chiedere né nomi, né fede politica o religiosa, né
compensi. In nome del sacro diritto di ogni essere umano di ricevere
nel momento del bisogno le migliori cure possibili. Sempre e comunque.
Sacrificando parte della sua vita a sconosciuti bisognosi.
Mi permetto, senza chiedere consenso a Paola e me ne scuso, di
riportarvi quanto scriveva Matteo qualche settimana fa... giusto per
farvi comprendere, se ce ne fosse bisogno, perché io credo in lui e in
Emergency (e perché capisco in pieno Gino quando parla di testimoni
scomodi...).
"...Vergogna.
E’ quella che proviamo tutti qui all’ospedale di Emergency a Lashkar Gah,
Afghanistan, dopo l’inizio dell’ennesima ‘grande operazione militare’, che
ogni volta è la più grande…
Un profondo senso di vergogna per quello che la guerra, qualsiasi guerra,
fa.
Distruzione, morti, feriti.
Sangue,pezzi di carne umana.
Urla feroci e disperate.
Non fa altro.
Ma qualcuno ancora pensa che sia un buon modo per esportare ‘pace e
democrazia’.
In effetti la pace la stavano portando anche a Said Rahman, noto
‘insurgent’ della zona, ma quella eterna però.
Si è beccato un proiettile in pieno petto, di mattina presto, mentre era
in giardino.
Non stava pattugliando la zona, non stava combattendo, non stava mirando
nessuno.
Said Rahman non ha nemmeno visto da dove arrivava il proiettile che ha
ancora nel corpo e che gli ha sfondato il polmone di destra.
Ha solo sentito un gran bruciore e poi è svenuto dal male.
L’hanno trasportato in elicottero fino a Lashkar gah,gli stessi elicotteri
che prima sparano, poi in ambulanza nel nostro centro chirurgico per
vittime civili della guerra ,abbastanza instabile ma con il suo
orsacchiotto di peluche nuovo di zecca,regalo della democrazia.
Sembrava avesse la gobba da tanto sangue si era raccolto nella schiena.
E’ stato operato subito, gli hanno messo due drenaggi toracici, quasi più
grandi di lui.
Perché il noto ‘insurgent’ ha sette anni.
Sette.
Questa è la ‘grande operazione militare’, la più grande.
Vergogna."
Questo è Matteo. Questa è la realtà a cui ha dedicato tanti mesi della
sua vita. Perché ce n'era bisogno e lui non si è girato dall'altra
parte. Vi sembra che chi ha potuto scrivere queste parole possa anche
solo pensare di commettere un attentato? Ora tutti sappiamo quanto sta
rischiando. Ancora una volta la vita. Perché signori, per le accuse
che gli hanno mosso è prevista la pena di morte.
Non ho altre parole. Scusate se latiterò nelle mie risposte a quanti
aspettano news su altri argomenti.
Vi chiedo una sola cosa, per il momento. Se condividete la mia
indignazione e il mio desiderio di far sapere che tutto questo non ci
sta bene, vi prego di sottoscrivere la raccolta di firme che Emergency
ha lanciato sul suo sito. Io ho faticato a riuscirci perché il sito
era intasato da migliaia di collegamenti, ma vale la pena insistere un
po', se potete.
http://www.emergency.it/
Un'ultima preghiera, se potete: diffondete questa notizia e fate
conoscere ai vostri amici e cari l'appello per la raccolta firme.Le
persone arrestate, da anni rischiano la vita per salvare quella di
altri che hanno bisogno. Oggi sono loro ad aver bisogno di noi.
Grazie, mille a tutti