Qual è il peggior disco che avete mai ascoltato?

[smacmac]

e ci sarebbe anche questo di Pippo Franco:



...

[kato]

e ci sarebbe anche questo di Pippo Franco:

Prosegue la discesa agli inferi. Però questa era nello stesso album di "Hai stata tu"

[mattleega]

Sto topic è infrequentabile...
Un deposito di orrori alla rinfusa, che non sto cerco ad ascoltare.

Tolgo la sottoscrizione

Non fare così.
Noi leggermente meno giovani, amiamo dire che oggi circola musica del piffero.

Questo post serve a ricordarci da quanto guano eravamo circondati.

[Uno_qualunque]

E da quanto lo siamo ancora.

Io per esempio già non digerisco il rap, ma da quando è arrivata la trap e tutti questi che biascicano invece di cantare...

[mattleega]

...e siamo in due.

Per questo ho aperto questo topic: per ricordarci che le schifezze esistono da sempre, alcune memorabili e quindi, sopportiamo anche rap trap e pirlat.

[albertocchio]

ma anche no. grazie del pensiero comunque.

[iStefano]

L'intera discografia di Gigi d'alessio.

Perché, esiste discografia???

[pierospanu]

Preso paro paro da un'altra discussione, ma si attaglia alla perfezione:

è il lato più bello delle opinioni.
ognuno ha la sua e non coincide mai con quella degli altri.
e anche se succedesse vuoi mettere la goduria a dar contro?

Con ciò mi ricollego al mio precedente intervento.
(e non voglio dire che non condivida le segnalazioni qui fatte, anzi... )

Piero

[Paolofast]

In assoluto non so, ma se parliamo dell'ultimo anno queto mi pare imbattibile:

[Trystero]

Solo oggi ho letto questa discussione di qualche mese fa e provo a rispondere anch'io.
La domanda Qual è il peggior disco che avete mai ascoltato? secondo me sottintende "che non ti aspettavi fosse così orrendo".
Perché è facile rispondere Pippo Franco o altri orridi scontati. Più difficile, e doloroso, dover pensare "che brutto” quando invece l'aspettativa era alta.

A me è successo diverse volte con alcuni dei miei musicisti preferiti.
Il primo sgomento che ricordo fu l'ascolto di "Houses Of The Holy" dei Led Zeppelin. Dopo il IV l'aspettativa dei fan era altissima, qual disco l'avevamo consumato fino all'abrasione, godendo come dei ricci. E lo stesso per i tre precedenti, con una preferenza per i primi due. Così il giorno fatale ci trovammo nella cantina/tana dell'amico più rocchettaro, quello con l'impianto stereo migliore, al quale la fidanzata aveva regalato quel santo graal appena arrivato in negozio.
Tutti in religioso silenzio, parte la prima facciata e... COSA? va bene che eravamo abituati agli acuti di Robert Plant, ma quello di "The Song Remains The Same" sembrava un falsetto alla Bee Gees! Oh yeah, Oh no! "Rain Song" ballata bellina ma il mellotron tipo Moody Blues in un disco del Led Zeppelin? E poi “The Crunge” che mimava James Brown, e “D’Yer Mak’er”, un reggae! e “No Quarter” che pareva uscire da tanti gruppi progressive, e infine “The Ocean” di nuovo col falsetto velocizzato e con gli “Oooh Yeah” e “ La La La La La” e una musica che non andava da nessuna parte sembrando fatta da chiunque.
Insomma ci lasciammo andare alla più profonda delusione con sarcasmi a non finire.
Mai più acquistato un LP dei Led Zeppelin, anche se poi in anni successivi hanno ripreso la vena più rock, ma ormai l’innamoramento era finito.

Altre delusioni cocenti furono “Young Americans” e “Never Let Me Down” di David Bowie, con “Let’s Dance” in bilico tra “va bè da lui posso anche accettarlo come esperimento” e “no, non ce la posso fare”.

Ma ne ho anche per l'amatissimo Battiato e la sua opera lirica "Genesi" del 1987, vista alla prima al Teatro Regio di Parma.
Dunque... un'ora scarsa di scena fissa con coro su gradinata e schermo per proiezioni, divisa in tre atti (!!) solo per ottenere la sovvenzione statale per le opere che, per essere considerate tali, devono essere divise in quel modo. Quindi il pubblico che dopo 20 minuti si alza e esce, per poi rientrare dopo 10 minuti, e poi di nuovo l'intervallo dopo altri 20 minuti. RIDICOLO. E la musica... una lagna scopiazzata da Ligeti e altri musicisti contemporanei, accompagnata da proiezioni di banali filmati in computergrafica che sarebbero stati snobbati anche in una fiera di computer in periferia. Non è un caso né una negligenza se l'album non è mai più stato ristampato negli ultimi 30 anni.

Ma l’orrido peggiore fu il precipitare di Alan Sorrenti da “Aria” a “Figli delle stelle”.
Alan Sorrenti lo ascoltai per la prima volta a “Per voi giovani” di Renzo Arbore, quando “Aria” non era ancora stato pubblicato. Diventò subito un santone dell’ambiente underground, presenza costante in festival alternativi come quello di Domodossola o altri organizzati da circoli anarchici o comunque molto battaglieri, dove si presentava con lunghi capelli, lungo e ampio mantello e chitarra a tracolla.
Anche il secondo LP proseguì nel solco del progressive duro-e-puro, con ospiti importanti (Jean Luc Ponty, Francis Monkman, David Jackson), poi ecco arrivare “Dicitencello Vuje” e i sospetti di “commercializzazione” (era l’insulto peggiore all’epoca). Ma nessuno avrebbe mai immaginato di trovarlo cotonato e in abito bianco-las-vegas a cantare “Figli delle stelle”, “Tu sei l’unica donna per me”e altre robe discopop. Soprattutto quando si era nel 77/78 quindi già in epoca di Sex Pistols, Clash, Talking Heads, Ramones, Patti Smith… ma era anche l'epoca di "La febbre del sabato sera", con soundtrack venduta in decine di milioni di copie, e lui scelse il lato oscuro.

[Trystero]

L'aliena bruttezza della musica "colta" osannata da chi è miserevolmente incolto.
(...)Per darvi un esempio...
Brian Eno - Fullness Of The Wind

No, non sono d'accordo. Brian Eno è nel mio pantheon degli dei e "Discreet Music" (soprattutto l'altra facciata, con una lentissima esecuzione sfasata del Canon di Pachelbel) è uno dei suoi dischi ambient più belli. Lo acquistai appena uscito, nel 1975, nell'edizione Obscure Records. E' musica che (e lo dichiara apertamente) non pretende l'ascolto attento, ma è fatta per riempire lo spazio in modo, appunto, "discreto".
"This presented what was for me a new way of hearing music—as part of the ambience of the environment just as the color of the light and the sound of the rain were parts of that ambience."

Quando leggo, questo è il mio tipo di musica preferita, soprattutto l'album che ritengo il capolavoro ambient di Eno, ovvero "On Land".
E' importante anche il fatto che queste musiche sono usate da Eno per sonorizzare le sue mostre di video e installazioni di sculture lentamente cangianti, e anche mostre in collaborazione con altri artisti, ad esempio quella del 2008 a Roma con le musiche di Eno e le sculture di Mimmo Paladino, e quella del 2016 sempre a Roma.
Nell'articolo c'è il link a l video di una bella canzone dell'ultimo album "vocale": https://xl.repubblica.it/articoli/brian ... oma/37641/
Infatti Eno ha fatto di tutto, anche alcuni bellissimi album di "canzoni pop" che ascolto sempre da decenni: Here Come the Warm Jets, Taking Tiger Mountain (By Strategy), Another Green World, Before and After Science, Another Day on Earth. I primi quattro sono degli anni '70 e non sono per nulla invecchiati, sono sorprendenti anche oggi e non è un caso se gruppi come gli LCD Soundsystem, che amo immensamente, li citano come fonte primaria di ispirazione, e un album come "My Life In The Bush Of Ghosts" di Eno & David Byrne è uno dei capolavori assoluti, sconvolgente ancora oggi.

Confesso, di Eno mi sono innamorato quando ancora era nei Roxy Music (visti dal vivo a Modena nel 1973) e da allora ho acquistato letteralmente TUTTO in LP e CD, fino a pochi anni fa quando sono usciti dei cofanetti un po costosi che ho evitato.

Non riuscivo a prender sonno, ma poi ho sentito questo...
...e ho realizzato che ogni cosa ha un suo perchè.

Per dormire consiglio una musica fatta apposta per questo: "Sleep" di Max Richter. Dura circa 8 ore, proprio come una notte di sonno.
https://www.lastampa.it/spettacoli/musi ... 1.38708317

[Hammarby]

P.F.M (che in genere non mi dispiace)
Quartiere 8

[albertocchio]

a questo punto dovrei rispondere: lo sto aspettando in ogni momento.
parlando di delusioni ne ho avute alcune anch'io… quella che ricordo meglio è kiss me³ dei cure ma anche wow dei verdena post requiem…

[faxus]

... non sono d'accordo. Brian Eno è ...

Eh... Sai com'è, il pesce ratto c'è a chi piace e a chi non piace...

Ho avuto la sfortuna di ascoltarlo dal vivo, Brian Eno.
In un concerto privato, suonò un suo brano con un organo a canne in una chiesa.
(o usandolo in parte, non ricordo bene, ero sconvolto)

Fu per me uno strazio.
Tra l'altro non potevo neanche esimermi dal presenziare.
Era alla presentazione di una fondazione internazionale di cui avevo curato la pubblicità e creato il marchio.

Non era neanche il più bello che avessi mai fatto, ma fu il più fortunato.
Fu anche stampato su un francobollo delle Poste Italiane, quando fu commemorato il 25° della nascita della Fondazione

[Trystero]

Ho avuto la sfortuna di ascoltarlo dal vivo, Brian Eno. In un concerto privato, suonò un suo brano con un organo a canne in una chiesa. (o usandolo in parte, non ricordo bene, ero sconvolto) Fu per me uno strazio. Tra l'altro non potevo neanche esimermi dal presenziare.
Era alla presentazione di una fondazione internazionale di cui avevo curato la pubblicità e creato il marchio.

Sono curiosissimo, posso sapere qualcosa di più, anche con un messaggio privato?
Eno che suona dal vivo un organo da chiesa, mi sembra sia una cosa che avrebbe potuto fare il fratello Roger Eno, ma non si può mai dire...