Era l'Agosto del 2013.Il pc della mia ragazza sta rendendo l'anima, per cui abbiamo ordinato per lei un MBPro 15" Intel Core i7 quad-core a 2,3GHz,, schermo opaco, HD 500GB.
Da subito la macchina aveva un difetto: non leggeva le SD card. Visto che il resto funzionava, abbiamo aspettato a farla riparare. In Marzo la mia ragazza si trovava qui da me e quindi abbiamo deciso di richiedere l'intervento in garanzia qui in Italia. Il Mb è stato inviato a Jump di Vicenza che ha sostituito la scheda madre.
Al ritorno della macchina, sorpresa: legge le SD ma non funziona più l'Airport.
Nuovo invio a Jump di Vicenza e nuova sostituzione della scheda madre.
La ragazza se ne torna in Belgio e dopo qualche giorno mi dice che:
1) ogni tanto il Mac si spegne di botto (con la batteria carica)
2) all'interno si sente un rumore di ferraglia che farebbe invidia a Tullio De Piscopo (udito anche da me via Skype).
A questo punto chiamo io l'assistenza Apple Italia ed espongo il problema; visto che la macchina si trova in Belgio mi mettono in contatto telefonico con l'assistenza belga, con la quale concordo la consegna al centro più vicino, il quale si limiterà a spedire il Mac al laboratorio. Tempo previsto: due o tre settimane, se non più! Faccio presente che sono molto seccato perché la macchina ha già subìto due interventi in garanzia, i quali, peraltro, hanno richiesto un tempo di soltanto quattro giorni lavorativi ciascuno. Mi rispondono che non c'è niente da fare perché sono oberati di richieste di intervento in garanzia...
Come ciliegina sulla torta mi dicono che il punto di assistenza a cui ci siamo rivolti si trova in un centro universitario (Louvain-la-Neuve) dove ci sono moltissimi utenti Mac, e che parecchi di loro hanno avuto lo stesso problema del disco "percussionista", da cui la dilatazione dei tempi di riparazione.
La mia ragazza mi ha detto: «ma sarebbe questo il famoso Mac?»
Non ha torto. Mettiamoci nei panni di chi deve acquistare una macchina seria per lavorare.
La mia impressione è che Apple si stia sempre più dedicando al mercato della roba consumer di fascia alta (alta di prezzo senza dubbio, di qualità chissà...) e che trascuri il mondo professionale.
In fondo con gli iCosi la maggior parte della gente ci si trastulla (chat, reti sociali, giuochini, fotine e filmatini e via dicendo); se un iCoso si rompe non fa danni per il lavoro (per telefonare basta un vecchio muletto Nokia e non si rimane a piedi).
A questo punto preferirei pagare 1˙000 euri per il loro sistema operativo purché giri su una macchina qualsiasi, piuttosto che comperare per 2˙500 (o più) uno dei loro baracchi tanto belli e tanto baracchi.
Ma tant'è.