Mickie ha scritto:@Mauropasha
Sai cosa ebbe a dire una volta Hitch, mi pare uscendo dalla prima di "Ladri di biciclette"? -> "Queste sono cose che le persone possono vedere tutti i giorni nella vita reale, io con i miei film intendo offrire loro una fetta di torta." (Più o meno, ora non ricordo le parole esattissime) -> impossibile, infatti, nella vita reale (si spera, almeno!) ritrovarsi calati nei personaggi principali delle storie del Maestro, l'esatto contrario del neorealismo, insomma.
Nonostante ammiri estasiato le opere del Maestro, mi sembra un po' riduttivo relegare tutto il neorealismo italiano sotto questa lapidaria frase.
Il grande effetto del neorealismo era metterci di fronte alle nostre miserie e virtù, con il piatto della bilancia decisamente scompensato verso le prime.
Vederle è un conto, e nel quotidiano ne vedi che non basterebbero mille film, ma vederle sul grande schermo, dove per trasposizione diventi tu il protagonista delle storie ha del magico.
Rappresentare la realtà ha avuto lo stesso merito che rappresentare la fantasia, nella storia del cinema. E a mio modesto parere ha avuto sempre maggiori difficoltà, perché niente come la realtà, il vero, il quotidiano è difficile da rendere. Perché mentre alla fantasia concediamo qualsiasi lusso, al quotidiano la realtà taglia qualsiasi velleità.
A parte questo, due film sopra tutti del "neorealismo" marcato USA: l'immaginifico, ma toccante "non è un paese per vecchi" e il delicato, come un pugno nello stomaco "Fargo".
In più: bravo Sparkle, ti adoro!
Besos