In effetti qui si parlava di fonte di energia sussidiaria e non di protezione contro le sovratensioni.
Da quello che ho capito l'evento da cui ci si vuole proteggere è la mancanza improvvisa di rete, perché si teme che lo spengimento improvviso del computer:
1 - possa danneggiare qualche componente (ad es. se la testina sta scrivendo sul disco)
2 - interrompa il lavoro con perdita dei dati non registrati.
L'UPS, o gruppo di continuità, serve soltanto a proteggere contro la mancanza (o l'abbassamento sotto una certa soglia) della tensione di rete.
Altra cosa sono le
sovratensioni, che sono — principalmente — di due tipi:
1 -
a carattere impulsivo, e sono
di origine atmosferica; possono derivare da fulminazione diretta o indiretta. Nel primo caso il fulmine colpisce direttamente la linea elettrica e/o l'edificio; nel secondo caso la linea elettrica va in sovratensione per induzione elettromagnetica causata da un fulmine caduto nelle vicinanze. Sono di brevissima durata (decine di microsecondi), ma di elevato valore di picco (da qualche kilovolt in su).
2 -
a carattere permanente, dovute a
guasti in rete. È tipica l'interruzione del neutro, che porta la tensione di fase da 230 a 400 V. Non sono quindi di valore elevato, ma permangono sinché il guasto non viene eliminato. Sono comunque dannose perché gli apparecchi monofase sono costruiti per una «tensione di esercizio» di 250 V, circa il 10% in più di quella nominale. Con una tensione di 400 V (+73%) si bruciano tutti.
Contro le sovratensioni di origine atmosferica si usano gli scaricatori (la maggior parte sono a varistore), comunementi detti SPD (
Sourge Protective Device). Vengono distinti in tre classi, a seconda del punto di installazione e delle caratteristiche della linea da proteggere. La scelta del tipo discende da un'analisi della particolare situazione; in ogni caso molti riferimenti, con i tipi adatti, si trovano
qui; è un produttore di roba seria (non cineserie). Lo stesso ragionamento si deve fare per le linee di segnale (doppino telefonico), non basta proteggere quelle di energia.
L'adozione di un trasformatore serve a poco, perché l'induttanza "frena" le variazioni repentine di corrente (legge di Lenz), non quelle di tensione.
La tensione monofase ha valore picco-picco di 230 V, quella trifase 400 V; credo che Francesco faccia un po' di confusione.
Quindi: contro le sovratensioni di origine atmosferica occorre usare gli SPD, di categoria I, II o III a seconda del caso, e si collegano fra i conduttori attivi (fasi e neutro) e la terra (vedi figura).
Contro le sovratensioni a carattere permanente, come nel caso dell'interruzione del neutro, l'unico dispositivo efficace è un
relais di massima tensione, tarato per un valore pari al 10% in più di quella di rete. Se la tensione supera quella soglia, il
relais disconnette l'impianto (o il singolo apparecchio, se si vuole). Vero è che praticamente nessuno usa questa protezione, anche se in alcuni casi sarebbe consigliabile.
Per quanto detto sopra:
a) l'UPS non protegge contro le sovratensioni;
b) nei confronti delle sovratensioni l'UPS è un apparecchio come un altro, e necessita anche lui di protezione;
c) gli scaricatori (SPD) proteggono solo dalle sovratensioni di origine atmosferica, mentre sono danneggiati irreparabilmente da quelle a carattere permanente. La figura sotto mostra uno scaricatore bruciatosi perché l'ENEL aveva interrotto il neutro, portando la tensione di fase da 230 a 400 V.
Infine, ricordo che sconsiglio vivamente l'uso delle «ciabatte» (
come avevo spiegato qui).