corrente maledetta

Problemi con il Mac, componenti o periferiche

Moderatore: ModiMaccanici

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fragrua
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mauropasha ha scritto:Posso tradurre in:
"è sufficiente acquistare questo…"

http://www.amazon.it/Trust-15600-1000VA ... 0012RS976/" onclick="window.open(this.href);return false;
Lo uso al lavoro, è sufficiente per un iMac 27, due HD alimentati, un cordless e… basta.
Un altro è vicino al PC-RIP (monitor CRT + cascione).
La prima cosa su cui devi investire è il benessere del tuo corpo, l'unica cosa che ti porterai nella tomba.
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....anche qui ieri 3 volte senza corrente...l'Italia e' questa...!!!...temo per la TimeCapsule...!!! :roll:
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fragrua ha scritto:
mauropasha ha scritto:Posso tradurre in:
"è sufficiente acquistare questo…"

http://www.amazon.it/Trust-15600-1000VA ... 0012RS976/" onclick="window.open(this.href);return false;
Lo uso al lavoro, è sufficiente per un iMac 27, due HD alimentati, un cordless e… basta.
Un altro è vicino al PC-RIP (monitor CRT + cascione).
Procedo all'acquisto.
GraziAssai
:wink:
mauro
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Ciao ragazzi, mi dispiace darvi una triste notizia, ma gli ups non risolvono il problema. Spiego il perchè, spero di non essere troppo tecnico:
Gli ups funzionano principalmente in questo modo:
a) la 220 passa attraverso un semplice filtro e alimenta il computer. In PARALLELO c'è un semplice relè e un circuito d'innesco, che quando la tensione scende sotto una certa soglia, commuta il relè.

Le varianti possono essere sulla commutazione (rele o mosfet), sulla tensione in uscita (onda quadra o sinusoidale).

Ma TUTTI sono in parallelo alla tensione, pertanto se hai picchi sulla rete di casa, se hai un fulmine che entra in rete o altre cose simili, l'ups non ti salva.

Purtroppo ne sono un esperto per due motivi: ho lavorato anni in una azienda di robot industriali e purtroppo dovevo combattere con linee molto lunghe sul monte bianco che bruciavano i sensori che era una meraviglia.

Oggi ho l ufficio nel posto piu sfigato del mondo: Trigoria Roma e ho computer che saltano che è una meraviglia, perchè contro l'idiozia non c'è rimedio (mettono la 380 al posto della 220, si scordano di collegare il neutro...non ho parole)

Soluzioni:

costoso, ma molto efficiente sono i converter sinusoidali. Praticamente sono degli alimentatori a 12V e in serie un converter da 12V a 220V sinusoidale. All'uscita del converter alimenti il computer.
Costano un patrimonio e scaldano parecchio, li consiglio solo per computer importanti. Perchè sono loro a saltare ogni volta che entra qualche cosa nella linea e 1000€ a volta non è proprio economico).

Metodo economico: prendete un classico trasformatore 220-110V, collegato ad una ciabatta APC (attenzione deve accendersi il led giallo, altrimenti avete problemi con la massa). Mettete uno scaricatore a gas in parallelo. ATTENZIONE deve essere da almeno 500V, la 220 picco picco è 440.
In pratica se entra un fulmine, il trasformatore è una forte induttanza e lo rallenta, dando il tempo al scaricatore di attivarsi.
Picchi o disturbi vengono ridotti perchè spesso va in saturazione il pacco lamellare e comunque minimo si riduce perchè c'è un rapporto di 2:1 degli avvolgimenti.
ATTENZIONE deve essere un TRASFORMATORE, no un AUTOTRASFORMATORE.
Qualsiasi cosa, contattatemi
ciao
Francesco

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In effetti qui si parlava di fonte di energia sussidiaria e non di protezione contro le sovratensioni.
Da quello che ho capito l'evento da cui ci si vuole proteggere è la mancanza improvvisa di rete, perché si teme che lo spengimento improvviso del computer:
1 - possa danneggiare qualche componente (ad es. se la testina sta scrivendo sul disco)
2 - interrompa il lavoro con perdita dei dati non registrati.
L'UPS, o gruppo di continuità, serve soltanto a proteggere contro la mancanza (o l'abbassamento sotto una certa soglia) della tensione di rete.

Altra cosa sono le sovratensioni, che sono — principalmente — di due tipi:
1 - a carattere impulsivo, e sono di origine atmosferica; possono derivare da fulminazione diretta o indiretta. Nel primo caso il fulmine colpisce direttamente la linea elettrica e/o l'edificio; nel secondo caso la linea elettrica va in sovratensione per induzione elettromagnetica causata da un fulmine caduto nelle vicinanze. Sono di brevissima durata (decine di microsecondi), ma di elevato valore di picco (da qualche kilovolt in su).
2 - a carattere permanente, dovute a guasti in rete. È tipica l'interruzione del neutro, che porta la tensione di fase da 230 a 400 V. Non sono quindi di valore elevato, ma permangono sinché il guasto non viene eliminato. Sono comunque dannose perché gli apparecchi monofase sono costruiti per una «tensione di esercizio» di 250 V, circa il 10% in più di quella nominale. Con una tensione di 400 V (+73%) si bruciano tutti.

Contro le sovratensioni di origine atmosferica si usano gli scaricatori (la maggior parte sono a varistore), comunementi detti SPD (Sourge Protective Device). Vengono distinti in tre classi, a seconda del punto di installazione e delle caratteristiche della linea da proteggere. La scelta del tipo discende da un'analisi della particolare situazione; in ogni caso molti riferimenti, con i tipi adatti, si trovano qui; è un produttore di roba seria (non cineserie). Lo stesso ragionamento si deve fare per le linee di segnale (doppino telefonico), non basta proteggere quelle di energia.
L'adozione di un trasformatore serve a poco, perché l'induttanza "frena" le variazioni repentine di corrente (legge di Lenz), non quelle di tensione.
La tensione monofase ha valore picco-picco di 230 V, quella trifase 400 V; credo che Francesco faccia un po' di confusione.
Quindi: contro le sovratensioni di origine atmosferica occorre usare gli SPD, di categoria I, II o III a seconda del caso, e si collegano fra i conduttori attivi (fasi e neutro) e la terra (vedi figura).
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Contro le sovratensioni a carattere permanente, come nel caso dell'interruzione del neutro, l'unico dispositivo efficace è un relais di massima tensione, tarato per un valore pari al 10% in più di quella di rete. Se la tensione supera quella soglia, il relais disconnette l'impianto (o il singolo apparecchio, se si vuole). Vero è che praticamente nessuno usa questa protezione, anche se in alcuni casi sarebbe consigliabile.

Per quanto detto sopra:

a) l'UPS non protegge contro le sovratensioni;
b) nei confronti delle sovratensioni l'UPS è un apparecchio come un altro, e necessita anche lui di protezione;
c) gli scaricatori (SPD) proteggono solo dalle sovratensioni di origine atmosferica, mentre sono danneggiati irreparabilmente da quelle a carattere permanente. La figura sotto mostra uno scaricatore bruciatosi perché l'ENEL aveva interrotto il neutro, portando la tensione di fase da 230 a 400 V.
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Infine, ricordo che sconsiglio vivamente l'uso delle «ciabatte» (come avevo spiegato qui).
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fragrua ha scritto:
onelioo ha scritto:Forse è utile qualche precisazione.
:D
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gio199
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onelioo ha scritto:Forse è utile qualche precisazione.

Una cosa è la potenza erogabile dall'UPS, una cosa è la durata della sorgente di energia sussidiaria.
La potenza dell'UPS, di solito espressa in VA (voltampere) deve essere commisurata all'apparecchio da alimentare. Quindi occorre sapere che potenza assorbe il calcolatore da servire. La potenza dell'UPS deve essere maggiore o uguale a quella del computer. Se è specificata, ci si deve riferire alla potenza erogata e non a quella assorbita, che comprende anche l'autoconsumo dell'UPS stesso.
Il tempo di funzionamento dipende soltanto dalla capacità della batteria. Lo stesso UPS (parlo in generale) può assicurare alimentazione sussidiaria per tempi differenti, a seconda delle batterie di cui è dotato. Alcuni sono dotati di un cabinet batterie separato, che può essere di diverse capacità.
Di solito l'autonomia indicata è riferita all'erogazione continua della potenza nominale dell'UPS; poiché raramente l'UPS è caricato al massimo (perché non tutti i dispositivi del computer funzionano contemporaneamente), la durata può anche essere superiore a quella nominale.
Le batterie di questi apparecchi hanno una vita abbastanza limitata, per cui, come qualcuno ha detto sopra, è opportuno controllarle almeno una volta all'anno e fare far loro un ciclo completo di scarica/carica ogni sei mesi. Se non c'è un dispositivo per controllare lo stato della batteria, si fa la prova di autonomia, alimentando il computer con l'UPS e contando il tempo di scarica.

Infine, tutti gli UPS "rifanno" la sinusoide quando funzionano in isola (in isola = in mancanza di rete); per la precisione, ricreano una forma d'onda che "assomiglia" ad una sinusoide tanto più quanto il dispositivo è di pregio, e quindi più costoso. Per il servizio di emergenza per un personal computer non credo che occorra una forma d'onda troppo sofisticata.

quindi, quando ce corrente, l ups lascia passare l'energia che l'enel fornisce senza ''manometterla''..

quando salta la corrente, l'ups ricrea energia pero non piu come esce dalla presa muro, ma es. in simil-sinoisidale

a questo punto:

quel quarto d'ora per quelle 10 -15 volte l'anno che i nostri Imac vengono alimentati da questa corrente leggermente diversa, crea danno????quindi uno vale l'altro basta che non sia quadra??

lasciamo perdere i discorsi di sovra alimentazione..(es.fulmini)

ciaoo

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gio199 ha scritto: quindi, quando ce corrente, l ups lascia passare l'energia che l'enel fornisce senza ''manometterla''..
Quelli di tipo più economico sì, in regime normale il carico è alimentato direttamente dalla rete. Per un computer venno benissimo.
gio199 ha scritto:quando salta la corrente, l'ups ricrea energia pero non piu come esce dalla presa muro, ma es. in simil-sinoisidale
a questo punto:
quel quarto d'ora per quelle 10 -15 volte l'anno che i nostri Imac vengono alimentati da questa corrente leggermente diversa, crea danno????quindi uno vale l'altro basta che non sia quadra??
Non crea danno, e, comunque, se ne creasse, a soffrirne sarebbe soltanto l'alimentatore.
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gio199 ha scritto:pensavo a un gruppo di continuità..
ma qui proprio non saprei da dove incominciare a chiedere..
Per me le risposte sono solo e sottolineo solo due (considerando la tipologia di utenza e un prezzo di acquisto congruo):
1) APC Smart UPS 750VA Lcd - 280 euro (miglior prezzo proprio sul sito ufficiale APC)
2) iDowell iBox 550VA - 250 di listino (ma si trova a 180 euro su Amazon)

Entrambe le soluzione sono ovviamente ad onda sinusoidale pura.

Al primo puoi collegare l'iMac e anche qualche altra cosuccia vicino (qualche hd, router o altro), al secondo il solo Mac (ed al massimo il router). Non ho menzionato il comunque valido iDowell iPack 1000VA che mi sembra avere un costo eccessivo.

Un gruppo di continuità serio come quello APC è un investimento che dura nel tempo, godi di assistenza, trovi le batterie una volta esaurite (dopo 5/6 anni). Sull'iDowell non saprei, l'azienda è italiana e potresti rintracciarla e parlare con qualcuno, non so come funziona l'assistenza ne per le batterie sostitutive.

Il mio consiglio personale è la soluzione 1 (che a dire il vero spero presto di poter comprare) altrimenti se intendi risparmiare e comunque avere un prodotto di qualità va sulla soluzione 2.

Altre soluzioni? Per me non ce ne sono, a quel punto prendi un gruppo di continuità da 30 euro e via, tanto il livello è grosso modo quello.
PowerBook G4iBook G4iMac G5MBP15MB Air 11MB 12Thunderbolt displayiPod Touch 4GiPhone 3G/4/5/6/6s/7/8/X/XS MaxiPad MiniTV
:angel5: MacMini ServeriPad Pro 9,7MBP17iPad Retina :angel5:
[IN USO]Mac mini M1iMac 21iPhone 11 Pro MaxiPad Pro 12,9Watch
[IN VENDITA] AirPort ExtremeAirPort ExpressMBP13MBP13Retina

gio199
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sei arrivato alla conclusione che pensavo.

guardando l'Apc, vedo che i 6 connettori non vanno bene con la spina del imac.

come si puo ovviare? bisogna per forza cambiare filo? non ce qualche adattatore in commercio?

saluti

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gio199 ha scritto:sei arrivato alla conclusione che pensavo.

guardando l'Apc, vedo che i 6 connettori non vanno bene con la spina del imac.

come si puo ovviare? bisogna per forza cambiare filo? non ce qualche adattatore in commercio?

saluti
Quelle sono prese americane, mannaggia a loro. Probabilemente esistono degli adattatori presa USA maschio/presa europea femmina, si trovano soprattutto come accessorio per chi viaggia.
Se con l'apparecchio viene fornito (ma non credo) un cavo anche per le uscite, basta decapitarlo dal lato femmina e sostituire la presa con altra di tipo "volante".
Altrimenti puoi fare così:
- procurati una spina maschio USA, nei negozi di elettricità specializzati dovresti trovarla (non tutti la tengono, per ovvi motivi)
- procurati una presa femmina europea di tipo "volante"
- fai un cordone di alimentazione utilizzando un cavo FROR 3G1,5 (fase neutro terra e sezione 1,5 mm2), o, meglio, se lo trovi, 3G1 (fase neutro terra e sezione 1 mm2); oppure un cavo di alimentazione per elettrodomestici, non ricordo la sigla, di solito sono arancioni, e li trovi anche di sezione 0,75. La sezione di 1 o di 0,75 è più che sufficiente per il carico, e il cavo è molto più flessibile dell'1,5.
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