Salve a tutti,
Apro uno di quei topic che sul web ha già spopolato, ma mi piacerebbe avere il parere di qualcuno che magari se ne intende di più o magari ha lavorato nel settore elettronica o magari ha avuto a che fare con vari rivenditori o magari boh, è informato bene a riguardo.
Premetto che la mia è pura curiosità dei meccanismi di mercato e soprattutto di vendita per ciò che riguarda appunto il settore elettronica di consumo in Italia.
Ma arriviamo al dunque: come fanno i rivenditori online di elettronica (TV, Informatica, Smartphone) ad avere prezzi decisamente inferiori rispetto agli store ufficiali ed ai negozi di elettronica?
Mi riferisco al fenomeno "stockisti" e compagnia bella che da qualche anno spopola le ricerche Google degli Italiani. Nei vari prodotti (specialmente in quelli di casa Apple) disponibili c'è una consistente differenza di prezzo rispetto al normale acquisto in negozio.
Online se ne trovano di tutti i colori: "acquisto in grandi quantità e risparmio sui costi di fornitura", "diversa tassazione essendo negozi online", "strani accrocchi con l'IVA!", "merce di dubbia provenienza o di bassa qualità!" (quest'ultima è da cospirazione), etc.
Mi viene proprio da chiedermi come funzioni la "tassazione" per questi siti e dove sia l'effettivo guadagno che hanno nell'avere questo tipo di attività commerciale. Per esempio: cosa può costare l'ultimo modello di iPhone acquistato dai fornitori Apple a questi negozi online? Cosa ci pagano di tasse sopra vendendolo online? Da questi costi, come ottengono un ricavo che gli permetta di mandare avanti la baracca ed averci pure un guadagno?
Il mio non è un discorso sull'affidabilità di questi store (per quella è imballato il web di recensioni e opinioni), ma sul meccanismo che sta dietro a queste aziende.
Vi ringrazio per l'attenzione e spero di capirci qualcosa di più.