..è un argomento off topic molto valido e certamente di grande utilità. Quindi, grazie davvero a chi ha avuto la sensibilità di parlarne!
A mio parere, è una questione di civilità..e, noi italiani, non sempre possediamo quell'attitudine etica.
Riporto un avvenimento: nel 2009, vinsi un concorso nell'ateneo dove ancora oggi lavoro. Era noto che un abulico "ma potente" professore occupasse frequentemente uno dei posti riservati ai disabili, pur non avendone diritto, e sottraendolo a chi invece ne avesse quella necessità (e quel diritto). Sembrò che nessuno avesse cuore e pensiero di farglielo notare..il punto è che, quel mal costume ( e prevaricazione, visto che ne approfittava del fatto di esser un potente), ormai si perdeva nell'abitudine/accettazione di tutti e tipica della strafottenza del tizio rispetto al diritto di altri!
Purtroppo per lui, anche io ero un professore (ma sorattutto un vero "rompicoglioni"), potente o meno dipende dal senso che si considera pertinente (peraltro, in un servizio pubblico quale l'università).. quindi glielo feci notare e gli chiesi di non occupare mai più quel posto..la cosa che mi sorprese (e per la quale recuperai un pò di considerazione per il collega) è che, in definitiva, comprese sinceramente anche il senso di quel mio rimprovero..appunto, non sempre noi italiani possediamo quell'attitudine etica, spesso per proprio per indolenza!
Il tizio, comunque, non l'ho mai visto più occupare quello spazio..poi, andò in pensione!
In ateneo (credo, ormai, in tutti gli atenei italiani) s'è provato a risolvere i problemi delle barriere architettoniche (ma non è mai abbastanza e mai davvero definitiva soluzione)..
..più se ne parla, meglio è: l'indottrinamento può esser altrettanto valido quanto il far rispettare le regole!
Perdonate questo intervento poco rilevante..e grazie per aver affrontato quest'argomento..