Il Cube è stato un prodotto "sbagliato" ma importante per Apple: ha insegnato a progettare meglio il raffreddamento ed ha lanciato un'idea di prodotto vincente, il Mac Mini, suo diretto discendente.
L'attenzione al raffreddamento, invece, oltre che nei Mac Mini, si è vista anche nella ricerca di soluzioni efficaci, innovative e sorprendenti, dall'Air senza ventole al due ultimi Mac Pro, sia il "barattolo" che riprende, migliorandola, l'idea del Cube di un flusso ottimizzato dal basso verso l'alto, sia l'attuale, con un flusso orizzontale accuratamente studiato in galleria del vento (reale o virtuale), senza limitarsi ad un "metto la ventola lì che soffia sui componenti messi a caso", ma studiando un percorso dell'aria che raffredda in modo efficace tutti i componenti, disposti a loro volta in modo da guidare i flussi d'aria.
Senza contare Silicon, che tra gli obbiettivi dichiarati ha quello di scaldare poco, creando così molti meno problemi di surriscaldamento.
Tutto nato dalla comprensione dell'errore di aver fatto un prodotto bello esteticamente, ma non abbastanza studiato nella disposizione dei componenti e del flusso d'aria interno per raffreddarli a sufficienza.