In memoria di Alan Vega (New York, 23/06/1938 – 16/07/2016)
Inviato: lun, 18 lug 2016 05:40
A 78 anni, in pace e nel suo letto, come comunicato dai suoi cari tramite il sito del suo caro amico e sodale punk, il grande Henry Rollins dei Black Flag,
http://henryrollins.com/news/detail/alan_vega1/" onclick="window.open(this.href);return false;
se n'è andato lo scorso 16 Luglio 2016 Alan Vega, la voce del duo elettronico-minimale punk-blues dei Suicide.
Assieme al suo compagno musicista Martin Rev, che lo coadiuvò in arte ed in vita e lo protesse da sé stesso come un più assennato fratello maggiore (potrei anche ben dire come una mamma! ), ha prodotto due capolavori epocali della storia del rock più corrosivo e non allineato, l'omonimo album del 1977 per la "Red Star Records" qui sotto linkato da Youtube per intero
ed il secondo LP del 1980 "Suicide: Alan Vega and Martin Rev" per la "Zen Records" del quale qui vi propongo tre brani dal vivo:
Ebbi la fortuna di assistere a vari loro concerti-eventi nelle loro rare e rade tournée italiane durante gli anni '80 e grazie alla conoscenza che avevo con il loro abituale promoter italiano, il sarzanese Paolo Bedini conosciuto quando a Marzo 1983 ci aiutò, a me ed al mio amico e socio Alberto D'Onofrio ( https://vimeo.com/adonofrio" onclick="window.open(this.href);return false; ), ad organizzare a Pescara la data unica per l'Italia dei Blurt ( http://www.tedmilton.net" onclick="window.open(this.href);return false; ) da Londra ai tempi del loro mitico LP "Live in Berlin"
con la quale facemmo la festa di funerale della nostra ACID Organizzazione, fin dalla loro prima venuta in Italia che fu all'Aleph di Gabicce Mare ebbi anche il privilegio di incontrarli ed essere loro ospite prima dei concerti e, visto il feeling che ci fece riconoscere vicendevolmente a prima vibrazione, soprattutto dopo i loro sconvolgenti live act, feroci e tenerissimi allo stesso tempo, nelle lunghe nottate di sballo dopo-concerto che ne seguivano, fra puzzolenti camerini dei club da cui venivamo regolarmente cacciati e i successivi vagabondaggi notturni in città e periferie desolate, in preda a confidenze poetico-intime e deliri psichedelico-politico-esistenziali: fra i ricordi di incontri personali più toccanti ed intensi che mi siano capitati, con dei grandi artisti poco capiti e conosciuti se non avversati, che erano, con semplicità e non a caso, stupende persone umilmente umane con cui condividevo oltre che l'estetica punk-situazionista anche la notturna insonnia creativa e le ansie d'amori disperanti.
https://en.wikipedia.org/wiki/Suicide_(band" onclick="window.open(this.href);return false;)
https://en.wikipedia.org/wiki/Suicide_(1977_album" onclick="window.open(this.href);return false;)
https://en.wikipedia.org/wiki/Suicide:_ ... Martin_Rev" onclick="window.open(this.href);return false;
https://en.wikipedia.org/wiki/Alan_Vega" onclick="window.open(this.href);return false;
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se n'è andato lo scorso 16 Luglio 2016 Alan Vega, la voce del duo elettronico-minimale punk-blues dei Suicide.
Assieme al suo compagno musicista Martin Rev, che lo coadiuvò in arte ed in vita e lo protesse da sé stesso come un più assennato fratello maggiore (potrei anche ben dire come una mamma! ), ha prodotto due capolavori epocali della storia del rock più corrosivo e non allineato, l'omonimo album del 1977 per la "Red Star Records" qui sotto linkato da Youtube per intero
ed il secondo LP del 1980 "Suicide: Alan Vega and Martin Rev" per la "Zen Records" del quale qui vi propongo tre brani dal vivo:
Ebbi la fortuna di assistere a vari loro concerti-eventi nelle loro rare e rade tournée italiane durante gli anni '80 e grazie alla conoscenza che avevo con il loro abituale promoter italiano, il sarzanese Paolo Bedini conosciuto quando a Marzo 1983 ci aiutò, a me ed al mio amico e socio Alberto D'Onofrio ( https://vimeo.com/adonofrio" onclick="window.open(this.href);return false; ), ad organizzare a Pescara la data unica per l'Italia dei Blurt ( http://www.tedmilton.net" onclick="window.open(this.href);return false; ) da Londra ai tempi del loro mitico LP "Live in Berlin"
con la quale facemmo la festa di funerale della nostra ACID Organizzazione, fin dalla loro prima venuta in Italia che fu all'Aleph di Gabicce Mare ebbi anche il privilegio di incontrarli ed essere loro ospite prima dei concerti e, visto il feeling che ci fece riconoscere vicendevolmente a prima vibrazione, soprattutto dopo i loro sconvolgenti live act, feroci e tenerissimi allo stesso tempo, nelle lunghe nottate di sballo dopo-concerto che ne seguivano, fra puzzolenti camerini dei club da cui venivamo regolarmente cacciati e i successivi vagabondaggi notturni in città e periferie desolate, in preda a confidenze poetico-intime e deliri psichedelico-politico-esistenziali: fra i ricordi di incontri personali più toccanti ed intensi che mi siano capitati, con dei grandi artisti poco capiti e conosciuti se non avversati, che erano, con semplicità e non a caso, stupende persone umilmente umane con cui condividevo oltre che l'estetica punk-situazionista anche la notturna insonnia creativa e le ansie d'amori disperanti.
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